CENTRO STUDI ROSARIO LIVATINO
ULTIMI ARTICOLI

Lo spettro dello spread. Demografico
Discorso pronunciato, da esterno, il 30 aprile a Milano come contributo alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia: l’intervento è frutto di riflessione comune nell’ambito del Centro studi Rosario Livatino, e in particolare del contributo del prof Francesco...

Cassazione: quando dirottare una nave è ‘legittima difesa’
Il presidente emerito di sezione della Cassazione Pietro Dubolino spiega perché sono assai discutibili le ragioni con le quali la Suprema Corte (sentenza 6^ sez. pen. n. 15869/2022 del 16/12/2021 dep. 26/04/2022) ha assolto un gruppo di migranti che avevano usato...
Chi in Europa riaccenderà la luce che può rischiarare le tenebre della guerra?
Come l’unità religiosa e culturale ha reso il nostro un “continente”, il progressivo allontanamento dalle sue radici cristiane ne ha provocato la divisione e il conflitto, e continua a farlo.
Attilio Tamburrini: il ricordo di un maestro e la storia di un’amicizia
Sabato 7 maggio 2022, una S. Messa ha celebrato il trigesimo della morte di un grande amico del Centro studi Rosario Livatino: Attilio Tamburrini. La sua bella figura viene descritta da Daniele Onori.
Un no ragionato alla droga, nel convegno del Centro Studi Livatino
Venerdì 6 maggio 2022 si è tenuto il convegno “Droga, le ragioni del no”, organizzato dal Centro Studi Livatino. Nella sede istituzionale, medici, giuristi e magistrati hanno motivato le molteplici ragioni del no alla liberalizzazione delle droghe.
“Sulla droga necessarie decisioni consapevoli e responsabili”: messaggio della Presidente del Senato Alberti Casellati al convegno del 6 maggio sulla droga del Centro studi Rosario Livatino
“Sulla droga necessarie decisioni consapevoli e responsabili”: messaggio della Presidente del Senato Alberti Casellati al convegno del 6 maggio sulla droga del Centro studi Rosario Livatino.
19. Capograssi, comprendere la persona vedendo Dio
La concezione del diritto di Capograssi ruota intorno ad un’ipotesi metafisica-religiosa: l’esistenza, al di là e al di fuori della realtà storica e empirica,...
1. La Giustizia e il trono
In un saggio di qualche decennio fa[1], lo storico tedesco Ernst Hartwig Kantorowicz narra che «Giuliano, prefetto dell’Egitto sotto Giustiniano I, dedicò una...
6. Le Vespe di Aristofane quale rappresentazione del rapporto tra giustizia e politica
Nella commedia Le Vespe Aristofane prende di mira la proliferazione dei processi dell’Atene dei suoi tempi (V sec. a. C.). A fronte di Ateniesi assai...
5. Terenzio e la Heautontimorùmenos: la commedia alle radici dell’idea dei diritti umani
A parte alcune esegesi riduttive, la nota battuta con la quale Cremete risponde a Menedemo agli inizi del primo atto del Heautontimorumenos di...

1. In nome della legge di Pietro Germi
"In nome della legge" è stato il primo film sulla mafia: girato nell'estate del 1948 a Sciacca. Pietro Germi erano affiancato da due all’epoca giovani...
Diritto e Cinema. Introduzione: quando un film dà la percezione del diritto
Nessun sistema giuridico è autosufficiente, ma affonda le radici nei valori, principi, orientamenti dominanti della società che lo rappresenta. Obiettivo di...
Con la sentenza n. 51/2022 la Corte Costituzionale ha dichiarato non ammissibile il quesito referendario che puntava a rendere legale la coltivazione di piante da cui ricavare qualsiasi tipo di stupefacente, inclusi papavero da oppio e coca, e ad abolire la reclusione per il traffico e lo spaccio delle droghe c.d. leggere. Tuttavia lo sforzo per liberalizzare la droga prosegue: in tale direzione all’ordine del giorno dell’Aula della Camera dei Deputati, dopo l’approvazione in Commissione Giustizia, vi è un testo che riunisce varie proposte di legge. Con questo volume, che si inserisce nel solco dei precedenti sull’eutanasia e sul d.d.l. Zan, si intende offrire un quadro d’insieme che:- illustra gli effetti delle principali sostanze stupefacenti, in particolare dei derivati della cannabis, sul fisico, sul sistema neurologico e sull’equilibrio psichico, – riassume l’evoluzione del quadro normativo dalla prima legge di disciplina della materia fino alle più recenti sentenze costituzionali e di legittimità, e al testo unificato all’esame del Parlamento,- descrive il profilo criminologico del traffico, della diffusione e del consumo delle droghe in Italia,- replica ai più frequenti luoghi comuni che si usano per sostenere la legalizzazione di quelle c.d. leggere, anche alla luce di quanto accaduto negli ordinamenti che hanno introdotto leggi permissive, – apre la prospettiva sul pieno recupero della persona, sul quale sono impegnate da tempo le Comunità.
Video integrale del convegno Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero:
La civiltà orientata al futuro e al progresso, ha a cuore i diritti umani. Primo fra tutti il diritto alla vita. Considera ogni essere umano come soggetto e mai come oggetto; come persona fin dall’istante che gli dà origine e identità, il concepimento. La civiltà è umana quanto più si prende cura dei suoi membri più fragili, più piccoli, più poveri, più indifesi.
Come può, dunque, una società “civile” legalizzare l’uccisione della più innocente ed inerme delle creature, il bimbo nel grembo materno, abbandonando nella solitudine le loro mamme?
L’aborto è una ferita. Esso cagiona tanta povertà: alla donna per la maternità negata, all’uomo per la paternità svilita, alla famiglia per l’accoglienza fallita; alla società che vede colpito il vincolo di solidarietà che è fondamento della convivenza umana.
Vogliamo guardare al futuro con speranza ribadendo che ogni figlio concepito è “uno di noi”, è il futuro dell’umanità. Nell’accoglienza della vita stanno le risorse dell’intelligenza e del cuore per rinnovare la società verso mete di giustizia e di bene.
Con uno sguardo privilegiato verso le donne prime alleate della vita nascente, e insieme con tutti gli uomini di buona volontà, vogliamo costruire un futuro in cui tutti i diritti umani si realizzino in seno alla civiltà della verità e dell’amore.
Facciamo appello a tutte le donne e a tutti gli uomini di buona volontà:
UNIAMOCI, testimoniamo pubblicamente il valore della vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale; chiediamo leggi che proteggano il diritto alla vita e tutelino veramente la maternità.
Il Centro Studi Livatino ha aderito alla Marcia per la Vita.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
L-jus, la nuova rivista on line del Centro Studi Livatino
Dichiarato inammissibile il referendum sulla depenalizzazione dell’omicidio del consenziente
Legge omofobia, perché non va
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