CHI SIAMO
Il Centro Studi Rosario Livatino, costituitosi nel 2015, a 25 anni dal sacrificio del magistrato siciliano, è un gruppo di giuristi – magistrati, avvocati, docenti universitari, notai – che, traendo esempio dal giudice ucciso per mano mafiosa nel 1990 e proclamato beato il 9 maggio 2021, studia temi riguardanti in prevalenza il diritto alla vita, la famiglia, la libertà religiosa, e i limiti della giurisdizione in un quadro di equilibrio istituzionale.
La sua attività interna si articola in workshop periodici dedicati alla più stretta attualità, che di regola si aprono con un paio di relazioni, cui segue un confronto: se ne sono tenuti finora sulle ricadute giuridiche dell’ideologia del gender, sulle c.d. unioni civili, sulle esperienze di difesa legale sul fronte vita e famiglia negli USA, sull’obiezione di coscienza, sull’eutanasia, sulla riforma costituzionale, sul giudizio della Consulta in tema di agevolazione al suicidio, e altro. Talora le relazioni iniziali sono pubblicate sulla nostra rivista semestrale on line, comunque sono messe a disposizione di chi ne possa trarre utilità.
La sua attività esterna si svolge:
= nella cura quotidiana di questo sito che, oltre a informare delle attività del Centro studi, aggiorna in tempo reale: * sui lavori parlamentari che riguardano le materie di interesse, pubblicando i resoconti delle Commissioni e dell’Aula di Camera e Senato, * sulle sentenze delle Corti europee e italiane, * sugli atti che istituzioni di vario livello adottano in relazione ai temi menzionati, * sulle relazioni fra il diritto e altre discipline, come la letteratura o il cinema. A fianco all’informazione e alla documentazione, vi è un lavoro di lettura critica, seguito da componenti del Centro studi, ciascuno per quanto di propria competenza. Vi è altresì il costante aggiornamento degli appuntamenti che vedono impegnati gli esponenti del Centro studi e dell’eco stampa delle nostre iniziative o di nostri interventi;
= nella redazione di L-Jus, rivista semestrale on line, www.l-jus.it , di libera e gratuita consultazione;
= nell’organizzazione di un grande convegno annuale. Quelli svolti finora hanno avuto per tema:
– nel 2015, la figura di Rosario Livatino, in occasione del 25° dell’uccisione, con le presenze – fra gli altri – del Presidente del Senato, del Ministro della Giustizia, del Vicepres. del CSM, della Presidente della Comm. parlamentare antimafia, del Procuratore della Rep. di Palermo, del Postulatore della causa di beatificazione di Livatino, del Vescovo di Monreale Mons Pennisi;
– nel 2016, l’obiezione di coscienza, con aperture alla prospettiva internazionale. Nella circostanza abbiamo ricevuto due lunghi e articolati messaggi di S.Em. il cardinale Parolin e dell’allora Segretario gen. Cei Mons Galantino;
– nel 2017, la questione dei limiti della giurisdizione, avendo come relatori, fra gli altri, un giudice CEDU e uno della Corte europea di Giustizia;
– nel 2018, il diritto alla vita nell’ordinamento italiano. Il convegno si è svolto nell’Aula magna della Corte di Cassazione, con l’introduzione del Primo Presidente di quest’ultima;
– nel 2019, la magistratura in crisi – percorsi per ritrovare la giustizia. Il convegno si è svolto nell’aula Koch del Senato, avendo come relatori, fra gli altri, il presidente dell’Istat e il prof. Guarnieri, ed è stato preceduto lo stesso giorno dall’udienza che il S. Padre Francesco ha concesso ai convegnisti nella Sala Clementina, all’interno della Città del Vaticano;
– nel 2022, dopo la forzata sospensione delle attività in presenza a causa della pandemia, le ipotesi di legalizzazione delle droghe. Il convegno si è svolto nella Sala capitolare di S. Maria sopra Minerva, al Senato, ha ricevuto i ragionati messaggi di S.Em. il cardinale Parolin e della Presidente del Senato M. Elisabetta Alberti Casellati, e ha avuto come relatori, fra gli altri, il Procuratore vicario antimafia Giovanni Russo, l’ex vicedirettore generale ONU Antonio M. Costa e la Vice presidente della Regione Lombardia Letizia Moratti;
= in iniziative di mobilitazione culturale, come l’appello contro il “ddl Cirinnа” e contro il ddl sulle “dat”, che hanno raccolto firme di illustri giuristi italiani, fra i quali non pochi accademici, magistrati in servizio, presidenti emeriti della Corte costituzionale (anch’essi riportati nel sito, con tutte le sottoscrizioni), e in campagne di chiarificazione e di informazione su vicende come quella di Alfie Evans, e come il giudizio di costituzionalità dell’art. 580 codice penale, che ha portato alla pubblicazione del volume Il “diritto” di essere uccisi. Verso la morte del diritto?, coordinato dal prof. Ronco;
= nella presenza in giudizi rilevanti, come è accaduto nel febbraio 2022, davanti alla Corte costituzionale, in occasione dell’ammissibilità del referendum sull’omicidio del consenziente e sulla legalizzazione delle droghe;
= in collaborazione con la casa editrice Cantagalli, nella pubblicazione di volumi su temi di attualità giuridico-politica, dalla riforma della magistratura, al ddl Zan, dall’eutanasia alla droga;
= nella partecipazione a conferenze e convegni, anche sul territorio, oltre che ad audizioni parlamentari.
CONSIGLIO DIRETTIVO
PRESIDENTE:
Prof. Avv. Mauro Ronco (Professore emerito di diritto penale)
VICEPRESIDENTI:
Dott. Domenico Airoma (Procuratore della Repubblica di Avellino)
Prof. Filippo Vari (Ordinario di diritto costituzionale, Università Europea di Roma)
Public Prosecutor in AvellinoABOUT US
Centro Studi Livatino was born in 2015 and brings together – from all over Italy – judges, professors and academics of legal matters, lawyers who – drawing example from the Italian judge killed by the mafia in 1990, for which is about to end the process of beatification – study issues concerning right to life, family and religious freedom, consistently with Natural Law and in a framework of institutional balance.
Its President is Prof. Mauro Ronco, emeritus of criminal law at University of Padua. The vice presidents are Domenico Airoma, Chief Public Prosecutor in Avellino, and Filippo Vari, Constitutional Law Professor at European University of Rome.
Centro Studi Livatino holds initiatives of cultural mobilization (such as the appeal against the law establishing gay marriages or the law establishing the living will, which have collected signatures of distinguished Italian lawyers, including numerous academics, magistrates in service, presidents emeritus of the Constitutional Court), clarification and information campaigns, and above all claims in court – even in the Constitutional Court – life, family and religious freedom.
In addition to publishing an online half-yearly magazine with a legal slant, L-JUS at http://l-jus.it, Centro Studi Livatino organizes periodic academic-level workshops on the most current issues (for ex., we have kept some workshops on the legal repercussions of gender ideology; on gay marriages; on the judicial defense experiences in the US around life, family ad religious freedom; on Italian constitutional reform; on the pending litigation at the Italian Constitutional Court in terms of facilitating suicide). At its workshop, in addition to renowned academics, also judges and presidents emeritus of the Italian Constitutional Court often held their lectio.
Mostly, Centro Studi Livatino organizes a large annual conference, which usually takes place in the fall, in the Chamber of Deputies or in the auditorium of the Court of Cassation, the maximum Italian jurisdictional body. At his annual conference, on the performance by the judiciary of tasks that do not belong to it, take part international scholars and exponents of the most significant Italian, European and Vatican institutions (in these years have been speakers at our annual conference: his Eminence, the Cardinal Secretary of State, Parolin; the former Secretary General of the Italian bishops, Galantino; judges of the European Court of Human Rights and judges of the European Court of Justice; the First President of the Italian Court of Cassation).