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Fine vita e cure palliative

Fine vita e cure palliative

Le larghe maglie di (alcuni) giudici danno il via libera all’accompagnamento a morire senza limiti. L’accompagnamento “nel” morire non viene considerato, nonostante quanto stabilito dalla Corte Costituzionale. Eppure è una strada, questa, davvero rispettosa della dignità della persona.

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Il rafforzamento del proposito di suicidio integrante istigazione al suicidio punibile ai sensi dell’art. 580 c.p.

Il rafforzamento del proposito di suicidio integrante istigazione al suicidio punibile ai sensi dell’art. 580 c.p.

Il 12 luglio scorso è stata depositata la sentenza della Corte di assise di appello di Catania – di cui i media hanno dato ampia notizia a seguito dell’udienza del 28 giugno – che, ribaltando il giudizio di primo grado, ha condannato Emilio Coveri,  presidente dell’associazione Exit Italia, per il delitto punito dall’art. 580 c.p. (istigazione e aiuto al suicidio) per aver rafforzato il proposito di suicidio di una donna, capace di intendere e di volere, affetta da depressione e da sindrome di Eagle, non sottoposta a cure di sostegno vitale. L’intento suicidario era portato a compimento dalla donna a Zurigo presso la clinica Dignitas, il 27.3.2019.

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Morte assistita in Canada: la testimonianza del Prof. Bill Gardner

Morte assistita in Canada: la testimonianza del Prof. Bill Gardner

Quando si tratta delle pratiche di morte medicalmente assistita coloro che ne difendono la legalizzazione ritengono quasi sempre che non esista il cosiddetto “pendio scivoloso”,[1] cioè il rischio che si cominci a praticare la morte assistita per chi la richiede e si finisca per somministrarla anche a chi non l’ha mai richiesta, e perfino coloro che ne riconoscono gli effetti ritengono che non sia sempre convincente come argomento.[2]

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Un paese è fragile se non pensa agli anziani

Un paese è fragile se non pensa agli anziani

Il suicidio di massa degli anziani per risolvere i problemi economici legati all’invecchiamento della popolazione. La soluzione-provocazione proposta per il Giappone da un professore di economia di Yale, Yusuke Narita, sta sollevando polemiche in tutto il mondo. Ma qual è senso di queste affermazioni così violente e disumane?

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Le leggi non si forzano e nemmeno si fanno sotto forzatura

Le leggi non si forzano e nemmeno si fanno sotto forzatura

Il fine vita non può diventare terreno di sperimentazione di soluzioni giurisprudenziali creative. La Corte Costituzionale ha posto dei paletti: i giudici sono tenuti a rispettarli ed il legislatore non deve farsi condizionare da fughe in avanti che lasciano indietro solo la dignità dei più deboli.

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Va ora in onda il Cappato horror eutanasia show

Va ora in onda il Cappato horror eutanasia show

Prima il caso dj Fabo, poi quello Trentini, ora quello di Elena. Ogni volta l’esponente radicale alza il tiro al fine di ottenere l’omicidio di Stato per via giudiziaria. Ma le toghe e la politica possono intervenire per fermare il macabro spettacolo.

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Pena di morte in UK: ma per gli innocenti e nel loro “miglior interesse”

Pena di morte in UK: ma per gli innocenti e nel loro “miglior interesse”

Torniamo sul caso di Archie Battersbee, fatto morire per ordine dell’autorità giudiziaria il 6 agosto mentre era ricoverato al Royal London Hospital, nonostante l’opposizione dei genitori. Pietro Dubolino, presidente di sezione emerito della Corte di Cassazione, sottolinea i rischi derivanti dall’assumere da parte del potere pubblico come parametro “the best interest” del soggetto di volta in volta interessato.

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