Dic 7, 2023
Il 5 dicembre 2023 il Senato, all’unanimità, ha dato il definitivo via libera al progetto di legge sul diritto all’oblio dell’ex paziente oncologico, il quale è destinato, quindi, a divenire presto legge con la promulgazione del Presidente della Repubblica. Il progetto di legge era stato presentato grazie al decisivo impulso di Favo (la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), presieduta dal Prof. Francesco De Lorenzo, ed aveva ottenuto l’approvazione della Camera dei Deputati alla fine del luglio scorso. Attraverso un’ampia e trasversale convergenza delle diverse forze politiche, era stato elaborato un testo unificato che ha consentito di giungere in pochi mesi ad una legge, che colloca l’Italia – insieme a pochi altri paesi europei (Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Portogallo) – all’avanguardia nella tutela dei diritti dei malati oncologici.
La nuova legge tutela l’interesse della persona guarita dal cancro a che non vengano svolte indagini sulla propria pregressa condizione patologica, decorso un certo periodo di tempo dall’avvenuta guarigione, senza episodi di recidiva (cioè, ordinariamente, dopo 10 anni, oppure dopo 5 anni, ove venga in rilievo una persona minore di 21 anni). È noto, infatti, che, in Europa, la percentuale dei malati di cancro, che guariscono completamente prima di 10 anni, è cresciuta al 51% nelle donne e al 39% negli uomini; la maggior parte delle persone guarite, inoltre, torna ad avere un’aspettativa di vita tendenzialmente analoga a quella di chi non si è ammalato.
Il diritto all’oblio trova il suo fondamento nella dignità della persona, dato che una non aggiornata rappresentazione della propria condizione di vita determina, ai danni di coloro che sono guariti dal cancro, una menomazione dell’identità e un’accentuata disparità di trattamento rispetto alla generalità delle persone, nella misura in cui li costringe a fornire informazioni o a subire indagini in merito alla propria pregressa patologia. Del resto, la condizione della persona muta inevitabilmente nel tempo, generando un sacrosanto diritto alla contestualizzazione. È sul terreno di questo conflitto, fra la verità della storia e l’identità attuale, che si afferma la prevalenza del diritto all’oblio del paziente guarito.
Sul piano della disciplina normativa, la nuova legge sancisce il diritto all’oblio nel contesto della stipulazione o rinnovazione dei contratti relativi a servizi finanziari, bancari, di investimento e assicurativi, così come in sede di accesso a procedure concorsuali, al lavoro e alla formazione professionale.
Con riguardo all’aspetto contrattuale, si consideri che l’attuale disciplina del Codice Civile stabilisce l’annullabilità dei contratti di assicurazione o il diritto dell’assicuratore a recedere ove l’assicurato abbia reso dichiarazioni inesatte o reticenti in ordine a circostanze in grado di incidere sul rischio contrattuale (artt. 1892-1893 c.c.). La nuova legge provoca un totale mutamento di prospettiva, trasformando il dovere di informazione in un diritto a tacere il proprio passato oncologico e nel dovere del contraente “forte” di astenersi da ricerche, indagini o anche soltanto da mere richieste di informazioni sul punto.
A un fondamentale diritto di non discriminazione risponde, poi, il divieto – parimenti sancito dalla nuova legge – di indagini concernenti la salute dei richiedenti l’adozione, affinché la generosa aspirazione ad assicurare una famiglia ai minori che versino in stato di abbandono non sia odiosamente frustrata dallo stigma della pregressa patologia oncologica.
I principi affermati dalla nuova legge trovano fondamento anche nel diritto comunitario, dato che il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (segnatamente, agli artt. 114.3 e 169) prevede l’obbligo di protezione dei consumatori in capo all’Unione Europea, attraverso misure idonee basate su fatti scientifici e sugli interessi economici dei diretti interessati. In questo ambito assume rilievo, altresì, l’art. 9 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che esplicitamente vieta il trattamento dei dati relativi alla salute, salvo che in alcuni casi tassativi. Inoltre, con una Risoluzione del 16 febbraio 2022 il Parlamento europeo aveva chiesto agli Stati membri di garantire il diritto all’oblio oncologico entro il 2025, auspicando “l’introduzione di norme comuni per il diritto all’oblio nel quadro delle pertinenti disposizioni sulla protezione dei consumatori del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, al fine di superare la frammentazione delle pratiche nazionali nel campo della valutazione del merito di credito e garantire la parità di accesso al credito per i sopravvissuti al cancro”.
In attesa di norme comuni a livello europeo, l’Italia non è rimasta a guardare e la legge sul diritto all’oblio costituisce un passo fondamentale nella tutela dei diritti della persona: una questione di civiltà, prima ancora che normativa.
Alessandro Candido
Ricercatore senior di Diritto Pubblico nell’Università di Milano Bicocca
Mauro Paladini
Ordinario di diritto privato Università di Milano Bicocc
Dic 5, 2023
«“Colui che trova” è il conformista, trasformato in un pezzo di macchinario, che funziona in accordo esemplare, che ha assunto natura di “es” e si è già lasciato alle spalle quella di “io”; o che, perlomeno, aveva sperato di essersela lasciata alle spalle; mentre “colui che è trovato” è il vecchio “io” che ricompare, l’arretratezza, l’essere antiquato, che forse può aver avuto la sua raison d’ètre in tempi arcaici, prima della nascita della macchina; che ora però, dato che la trasformazione in es-macchina è diventata obbligatoria, ha perduto il diritto di esistere»:[1] così Günther Anders, nella sua celebre opera “L’uomo è antiquato”, ha descritto il rapporto di oggettivazione dell’identità umana nella sua subordinazione alla tecnica e all’avvento dell’impero delle macchine che, come effetto ultimo, ne ridimensionano l’essere e lo stesso esserci, incidendo, dunque, sia sul piano ontologico che su quello esistenziale.
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Dic 1, 2023
La legge arriva sempre dopo, poiché, come si sa, il legislatore è essenzialmente troppo lento! La sentenza, dal canto suo, viene emanata quando il cadavere è già freddo e sepolto da anni, poiché, del resto, anche il giudice è sempre in ritardo! L’intero sistema giuridico e giudiziario è costantemente sotto accusa per la sua incapacità di tenere il passo con il tempo.
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Nov 29, 2023
Il tema dei rapporti tra diritto e secolarizzazione è uno dei più complessi poiché sul piano teorico implica la molteplicità di piani che tra loro si intersecano, quello teologico, quello filosofico, quello giuridico, mentre sul piano pratico si riflette su numerose problematiche concrete come, per esempio, la presenza dei simboli religiosi nei luoghi pubblici, la relazione tra diritto e morale, il legame tra il cosiddetto “sentire sociale” e il diritto, la configurabilità dei cosiddetti “reati culturalmente motivati”, la pensabilità e l’organizzazione della tutela e della garanzia al culto nell’ambito di una prospettiva caratterizzata dal pluralismo confessionale come conseguenza sempre più diretta del dato di fatto della poliedricità culturale della popolazione, nonché le modalità di intendere e applicare il principio di laicità, e, infine, lo sterminato spazio delle problematiche bioetiche che quotidianamente si impongono all’attenzione dell’opinione pubblica in generale e dei giuristi in particolare e che, coinvolgendo anche il piano morale, risentono, spesso anche in modo diretto, del dibattito intorno ai rapporti tra diritto e secolarizzazione.
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Nov 27, 2023
L’odio di sé di quest’Occidente morente si contrasta con un senso di orgoglio e una consapevolezza di sé, possibilmente per i giusti motivi. Quanto sarebbero di aiuto ai ragazzi l’educazione alla bellezza, grandezza, ampiezza e profondità di orizzonti, al posto delle solite ore di pistolotti moralistici? Ci pensi, ministro Valditara!
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Nov 25, 2023
Sono iniziati gli eventi e le celebrazioni per ricordare San Tommaso d’Aquino. La Chiesa celebra i 700 anni dalla sua canonizzazione (14 luglio 2023-18 luglio 2024), i 750 anni dalla sua morte (2024) e gli 800 anni dalla sua nascita (2025, anno giubilare). A tal proposito il Centro Studi Livatino ritiene opportuno celebrare, con una serie di articoli di approfondimento, il pensiero del più grande teologo della cattolicità, la cui figura continua ad emergere in tutta la sua grandiosità e la cui dottrina si conferma quanto mai attuale ed universale.
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Nov 24, 2023
Le maggiori violazioni dei diritti dei bambini sono causate dalle guerre e dal mancato rispetto del diritto internazionale umanitario (ulteriori riflessioni a margine della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza).
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Nov 22, 2023
Lo scorso 9 ottobre 2023 è stato pubblicato in G.U. il Decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di data 29 settembre 2023, che contiene l’attestazione di operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva e consente la definitiva attuazione delle disposizioni della direttiva europea antiriciclaggio.
Dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento decorre il termine perentorio per effettuare le comunicazioni dei dati in relazione alla titolarità effettiva delle persone giuridiche e dei Trust e figure affini.
Sulla possibilità del libero accesso ai dati ha pesato la sentenza della Corte di Giustizia UE dello scorso novembre 2002 che ha ravvisato nel sistema originariamente previsto una grave ingerenza nei diritti fondamentali al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali.
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Nov 20, 2023
La Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza vuole essere un’occasione per riflettere sulla condizione dei bambini e degli adolescenti, sul rispetto dei loro diritti e sugli interventi necessari per garantire una crescita sana ed equilibrata a tutti i bambini ed adolescenti.
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Nov 16, 2023
Il contributo inquadra i doveri di segretezza e riservatezza dell’avvocato, tratteggiandone in termini generali i contenuti e, attraverso richiami alla giurisprudenza del Consiglio Nazionale Forense, approfondisce più specificamente i tratti di quel riserbo che è richiesto all’avvocato e che resta ancor oggi un argine contro la banalizzazione dell’esperienza giudiziaria e, in ultima istanza, della Giustizia.
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