
La genitorialità intenzionale non può fondare lo status filiationis
Il Tribunale di Padova fa il punto sulla giurisprudenza in tema di riconoscimento del rapporto di filiazione con i nati da fecondazione eterologa e maternità surrogata.
(altro…)Il Tribunale di Padova fa il punto sulla giurisprudenza in tema di riconoscimento del rapporto di filiazione con i nati da fecondazione eterologa e maternità surrogata.
(altro…)Come ben illustrato in un recente articolo pubblicato sul sito del Centro Studi Livatino (https://www.centrostudilivatino.it/covid-19-quali-tutele-per-i-disabili-a-scuola/), l’alunno disabile è stato “il grande assente” nel dibattito sulla scuola ai tempi della pandemia da Covid 19. Purtroppo in Italia il diritto all’istruzione dei minori con disabilità, sebbene sia ampiamente riconosciuto dalle fonti internazionali e comunitarie, di fatto non viene adeguatamente garantito, posto che in diverse realtà del nostro Paese i livelli di attuazione delle norme non sono omogenei e permangono gravi carenze e ritardi. Talvolta vengono addirittura poste in essere da parte dell’amministrazione condotte discriminatorie che ledono il diritto fondamentale all’istruzione, non garantendo agli studenti disabili l’inclusione e le pari opportunità.
(altro…)1. Paletti piantati nella sabbia. Eppure la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 242/2019, lo aveva scritto e ne era fermamente convinta. Sostituendosi a un Parlamento che – a suo avviso – tardava a legiferare, aveva eliminato la sanzione per l’aiuto al suicidio, precisando tuttavia di aver fissato paletti ben precisi, ai quali i giudici di merito avrebbero dovuto attenersi: pena il rischio di far venir meno quella cintura protettiva da mantenere a salvaguardia di chi non poteva essere considerato del tutto libero di autodeterminarsi.
(altro…)1. In caso di disaccordo fra i genitori sull’educazione religiosa da impartire ai figli, l’interesse del minore a una crescita sana ed equilibrata costituisce il criterio fondamentale da seguire per dirimere la controversia: è questa la conclusione, conforme con l’ormai consolidato orientamento della Cassazione, a cui è giunto lo scorso 9 luglio anche il Tribunale di Pesaro (con ordinanza n. 8519/2020), che ha revocato il divieto imposto ad una madre di portare con sé la figlia alle riunioni e alle adunanze dei Testimoni di Geova.
(altro…)Lo hanno ribadito due Tribunali, quello di Parma e quello di Reggio Emilia.
Contro ogni tentativo di elusione della legge e di interpretazioni ideologiche.
“Il principio di diritto, nella sua perentorietà, non può lasciare spazio a dubbi –così scrivono i giudici-, poiché pone anzitutto l’accento sull’illiceità in sé, e cioè a prescindere dal superamento della soglia di principio attivo, della vendita di infiorescenze olii e resine di cannabis, quand’anche light, poiché si tratta di iniziative che si collocano al di fuori delle strette maglie di liceità tracciate dalla recente normativa”.
La legge è, dunque, chiara e va fatta rispettare. Soprattutto quando, come in questo caso, costituisce difesa anticipata rispetto al rischio di incamminarsi su un sentiero di autodistruzione.
di Domenico Airoma
“Nessuna norma attualmente esistente consente ad una donna di riconoscere, come proprio figlio, il figlio già riconosciuto dalla madre”.
Il Procuratore della Repubblica di Parma chiede il rigetto del ricorso presentato da una coppia omosessuale contro il provvedimento dell’Ufficiale dello Stato Civile di Fidenza che ha respinto la richiesta di rettificazione dello stato di nascita di un minore, mediante l’inserimento del cognome della donna legata alla madre biologica da relazione affettiva.
Con una articolata e puntuale disamina del diritto vigente, il magistrato chiarisce in cosa consista il superiore interesse del minore alla luce della normativa interna ed internazionale, quali siano le condizioni –mai venute meno- per il ricorso alla fecondazione eterologa, quale debba essere il perimetro dell’intervento interpretativo del giudice se non vuole trasformarsi in legislatore.
Una boccata d’ossigeno; soprattutto contro tutti coloro che contrabbandano come diritto vivente l’arbitraria trasformazione per via giurisprudenziale di qualsivoglia desiderio in diritto.
Il disvelamento dell’ipocrisia della mistica dei cosiddetti nuovi diritti, con il suo carico di nuove vittime, fatte –in questo caso- di bambini fatti deliberatamente nascere come orfani.
Il 19 settembre scorso questo sito ha pubblicato l’atto con cui la Procura della Repubblica di Roma, nella persona dei pubblici ministeri, dr.ssa Maria Monteleone e Stefano Pizza, ha impugnato la trascrizione, disposta dal Sindaco della Capitale, dell’atto di nascita di una minore, iscritta come figlia di due “padri”, che avevano fatto ricorso alla pratica della maternità surrogata. A quella prima informazione facciamo ora seguire, in esclusiva per questo sito, un articolato commento del dott. Giuseppe Marra, magistrato addetto all’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione. (altro…)
Riprendendo il titolo di una famosa opera di Bertold Brecht, siamo particolarmente lieti di pubblicare l’atto con cui la Procura della Repubblica di Roma, nella persona dei pubblici ministeri, dr.ssa Maria Monteleone e Stefano Pizza, impugna la trascrizione, disposta dal Sindaco della Capitale, dell’atto di nascita di una minore, iscritta come figlia di due “padri”, che avevano fatto ricorso alla pratica della maternità surrogata.
Si tratta di un provvedimento pregevole, per più ragioni: chiarisce, in modo argomentato, cosa deve intendersi per ordine pubblico interno e internazionale, definisce i limiti dell’intervento giurisdizionale, e, soprattutto, ristabilisce il vero a proposito del migliore interesse del minore. Senza formalismi e, soprattutto, chiamando le cose con loro nome: a partire dall’utero in affitto. (altro…)
Pubblichiamo l’interessante ordinanza di legittimità costituzionale del giudice tutelare del Tribunale di Pavia dott.ssa Michela Fenici, che affronta una delle voci che hanno avuto scarso – se non inesistente – approfondimento nel confronto parlamentare che ha preceduto l’approvazione della legge n. 219/2017, quella sulle c.d. disposizioni (altro…)