Unioni civili: convegno centro Livatino,’ obiezione coscienza’
Venerdì alla Camera con Davigo, Dambruoso e Gandolfini
(ANSA) – ROMA, 17 OTT – Il conflitto fra la norma di legge e la coscienza personale: dai problemi nelle scuole, a seguito dell’ insegnamento del gender, alle difficoltà dei medici a causa delle legislazioni abortiste ed eutanasiche, alla realtà in cui si trovano ad operare sindaci e segretari comunali dopo l’ approvazione della legge sulle unioni civili. Questi i temi del convegno annuale del centro studi Livatino che si terrà venerdì 21 ottobre nell’ Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati. Il convegno, dal titolo ‘ Coscienza senza diritti?’, sarà aperto dal questore della Camera Stefano Dambruoso e da un saluto del presidente dell’ Associazione Nazionale Magistrati Piercamillo Davigo. Tra gli altri interventi quello del consigliere della Corte di Cassazione Giacomo Rocchi, del presidente del Comitato Difendiamo i nostri figli Massimo Gandolfini; del segretario generale della Federazione internazionale delle Associazioni dei Medici cattolici Ermanno Pavesi. Ai farmacisti, in Italia “non tutelati da alcuna norma di legge nonostante la distribuzione attraverso le farmacie di “prodotti” abortivi”, sarà dedicato l’ intervento del presidente dell’ Unione cattolica Farmacisti italiani Pietro Uroda. La relazione conclusiva sarà di Mauro Ronco, ordinario di diritto penale a Padova e presidente del Centro studi Livatino, mentre il coordinamento dei lavori sarà affidato a Domenico Airoma, Filippo Vari e Alfredo Mantovano, vicepresidenti del Centro Studi.
Giustizia: venerdì convegno Centro Studi Livatino su obiezione coscienza
Roma, 17 ott. – (AdnKronos) – “Coscienza senza diritti?”. E’ il titolo del convegno, sul tema dell’ obiezione di coscienza, organizzato dal Centro studi Livatino, che si terrà venerdì, con inizio alle 15, nell’ Aula dei gruppi di Montecitorio. Dopo l’ intervento introduttivo del questore della Camera Stefano Dambruoso e il saluto del presidente dell’ Associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo, svolgeranno relazioni il direttore dell’ European Centre for Law and Justice Grégor Puppinck e il consigliere della Corte di Cassazione Giacomo Rocchi.
Seguirà una serie di testimonianze da vari settori interessati, in modo diretto o indiretto, dal conflitto fra la norma di legge e la coscienza personale: dei problemi esistenti nelle scuole, a seguito della diffusione dell’ ‘insegnamento’ del gender, parlerà il presidente del Comitato Difendiamo i nostri figli Massimo Gandolfini; delle difficoltà dei medici, non soltanto in Italia, a causa delle legislazioni abortiste ed eutanasiche, tratterà il segretario generale della Federazione internazionale delle Associazioni dei Medici cattolici Ermanno Pavesi. Ai farmacisti, in Italia non tutelati sul punto da alcuna norma di legge nonostante la distribuzione attraverso le farmacie di ” prodotti” abortivi, sarà dedicato l’ intervento del presidente dell’ Unione cattolica Farmacisti italiani Pietro Uroda; della situazione di taluni pubblici ufficiali, in primis i sindaci e i segretari comunali, dopo la recente approvazione della legge sulle unioni civili, tratterà il dirigente della Pa Paolo Maria Floris.
La relazione conclusiva sarà di Mauro Ronco, ordinario di diritto penale a Padova e presidente del Centro studi Livatino, mentre il coordinamento dei lavori è affidato a Domenico Airoma, Filippo Vari e Alfredo Mantovano, vicepresidenti del Centro Studi.
Il tema, sottolinea il centro Studi Livatino in una nota di presentazione del convegno, “è sempre più attuale, dopo una serie di episodi di palese discriminazione a causa della coscienza accaduti in Stati occidentali, con l’approvazione della leggi che confliggono con i principi del diritto naturale e con la stretta sul piano amministrativo che interessa in particolare medici e farmacisti”.
(Red/AdnKronos)