ANSA, sabato 8 aprile 2017, 15:40:56
Biotestamento: centro Livatino, legge stravolge lavoro medici
(ANSA) – ROMA, 8 APR – La legge sul biotestamento stravolge il
ruolo del medico e lo trasforma in un nemico del paziente. Lo
sostiene il Centro Studi Livatino, formato da magistrati,
docenti universitari, avvocati e notai, che sul tema ha già
inviato un appello sottoscritto da 250 giuristi a deputati e
senatori.
Sono dieci i punti presi in esame da un documento reso noto
oggi dal centro studi, secondo cui le nuove norme avranno gravi
ricadute sull’esercizio della professione medica.
La legge, si sostiene nel documento, introduce il principio
della disponibilità della vita umana contro quello, scritto in
Costituzione e derivante da secoli di civiltà giuridica, della
sua indisponibilità. Il medico diventa un soggetto pericoloso
perché potenzialmente lesivo della libertà del malato. La
sostituzione del consenso informato al principio di
beneficialità. Il costante affiancamento di un avvocato al
medico,che si trasforma da garante della salute del paziente in
un soggetto ossessionato dalla dettagliata informazione del
malato, dalla verifica della comprensione di costui, dalle
modalità di esplicitazione del consenso. Secondo il centro studi
Livatino la legge inoltre impone al medico di commettere reati
e/o illeciti civili.
Da cui il rischio per il medico di denuncia penale e/o di azione
civile di danno, soprattutto nei casi in cui le DAT
(Disposizioni Anticipate di Trattamento) sono redatte in epoca
remota e nuove terapie aggrediscono con successo patologie in
passato non guaribili. “La costrizione, per il medico, a
sospendere idratazione e alimentazione, se assistite,
accompagnando inevitabilmente tale sospensione con trattamenti
di sedazione profonda, atti in ciò coincidenti con l’eutanasia”.
Da cui l’obbligo di attuare disposizioni eutanasiche senza che
sia riconosciuta l’obiezione di coscienza e con estensione anche
alle strutture sanitarie non statali. Infine, dunque, la legge
introduce, secondo il centro studi “la tacita abrogazione del
codice deontologico medico”.(ANSA).