Pubblichiamo la più recente interrogazione, presentata dal sen. Carlo Giovanardi, riguardante i disturbi e le provocazioni contro la veglia delle Sentinelle in piedi di sabato scorso a Modena. È un nuovo atto di sindacato ispettivo, che si aggiunge ai precedenti, finora rimasti senza risposta. Quel che preoccupa è che, nonostante il numero di interrogazioni e di interpellanze finora proposte, la quantità di contromanifestazioni lgbt è cresciuta, con parallela riduzione di una seria attività di prevenzione e di contenimento da parte delle forze di polizia, che spesso lasciano fare senza intervenire.
GIOVANARDI – Al Ministro dell’interno – Premesso che: nell’atto di sindacato ispettivo del 19 giugno 2014 2-00173 l’interpellante ricordava come in tutta Italia le manifestazioni pacifiche e silenziose delle “Sentinelle in piedi” vengono contestate da amministratori locali e da organizzazioni LGBT; sabato 21 giugno in piazza Grande a Modena una veglia delle Sentinelle, debitamente autorizzata, è stata disturbata da decine di manifestanti LGBT; nello stesso luogo e nella stessa ora, con musica amplificata da altoparlanti, gli stessi sono entrati tra le fila delle Sentinelle, con atteggiamenti di provocazione e di dileggio; non hanno ottenuto l’effetto sperato per la compostezza delle persone insultate; a Siena nella stessa giornata le Sentinelle riunite per la loro veglia debitamente autorizzata in piazza Tolomei sono state contestate da gruppi LGBT che hanno continuamente disturbato la manifestazione, che il sindaco aveva autorizzato a condizione di non poter fare volantinaggio né occupare suolo pubblico con totem o altro; l’organizzatore della manifestazione era stato diffidato dai vigili a togliere i volantini da un tavolo, sostenendo che anche se la gente li prendeva spontaneamente si trattava di volantinaggio proibito; l’organizzatore, avendo usato un megafono all’inizio e alla fine della manifestazione, è stato multato dai vigili urbani per 100 euro, malgrado avesse spiegato che era l’unico modo per superare le urla e gli schiamazzi dei contestatori, si chiede di conoscere quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda assumere per garantire a chiunque la libertà di manifestare le proprie opinioni in un Paese democratico.