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Con il provvedimento che pubblichiamo il Sindaco di Bologna Virginio Merola ha disposto la trascrizione agli atti dello stato civile della sua città dei matrimoni contratti all’estero fra persone dello stesso sesso, residenti nel territorio comunale. Si tratta di un atto nel contempo illegittimo e arbitrario. Nel suo stesso provvedimento, infatti, il sindaco di Bologna riconosce: a) che esso interviene su diritti aventi fondamento costituzionale, la cui tutela, interpretazione e applicazione compete al Parlamento e all’autorità giudiziaria, non certamente a un ente locale, soprattutto quando la questione è controversa; b) che la Corte di Cassazione, alla cui giurisprudenza pure dice di ispirarsi (cf. in particolare sez. I civ., 4184/2012), ha rigettato “il ricorso promosso avverso i provvedimenti giurisdizionali di merito che avevano sancito la legittimità del rifiuto dell’Ufficiale di Stato civile di trascrivere un matrimonio celebrato all’estero da due cittadini omosessuali”, con ciò confermando l’illegittimità di delibere come quella del sindaco; c) che la Cassazione ha ribadito la “riserva assoluta di legge, a livello nazionale, relativamente all’introduzione nell’ordinamento nazionale del matrimonio tra persone dello stesso sesso”, con ciò confermando l’arbitrarietà di delibere come quella del sindaco.

http://www.comune.bologna.it/sites/default/files/documenti/Disposizioni%20del%20Sindaco%20su%20trascrizione%20matrimoni%20omosessuali.pdf

 

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