Pubblichiamo la memoria con la quale l’Avvocatura Generale dello Stato, su preciso incarico ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (cf. l’ultima pagina), si è costituita nel giudizio di costituzionalità sollevato dal Tribunale per i minorenni di Bologna. Il documento è di particolare gravità perché segnala cheil Governo, attraverso l’istituzione cui l’ordinamento demanda l’espressione della propria voce davanti alla Consulta, ha preso una esplicita posizione in favore della c.d. stepchild adoption. Il che rende evidente che lo stralcio della norma che riguarda tale possibilità, avvenuto nel maxiemendamento del ddl unioni civili su cui il Governo ha posto e ottenuto la fiducia al Senato, era giuridicamente superfluo, visto che per lo stesso Governo la stepchild adoption è già inserita nel diritto minorile. Sempre dal Governo, tramite l’Avvocatura, si apprende che costituisce espressione di pregiudizio sociale dubitare che un bambino sia negativamente condizionato dal fatto di crescere con due papà o con due mamme invece che con una mamma e con un papà.