(ANSA) – ROMA, 22 GIU – La decisione della Corte di Cassazione sulla stepchild adoption “si pone in contrasto con quel ‘ superiore interesse del minore’ che ha costituito finora il pilastro dell’ ordinamento, e che in tal modo viene scardinato”. Nell’ esprimere così preoccupazione “per questa deriva, giunta fino alla sede di legittimità”, il Centro Studi Livatino ricorda come si sia di fronte all’ esito voluto della recente legge sulle unioni civili: “quando il comma 20 dell’ articolo unico equipara le disposizioni in cui si richiama il termine ‘coniuge’ alla parte unita civilmente e aggiunge che ‘resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti’, ha in mente esattamente la giurisprudenza che oggi trova la sua conferma in Cassazione”.
“Con buona pace di chi, al momento del voto della legge, ha vantato l’ esclusione della step child adoption. La sentenza di oggi – conclude la nota del centro studi – é una ulteriore sconfitta della tutela dei minori: che può essere rimediata solo da un approfondito e coraggioso rilancio delle ragioni della famiglia e dei figli”. (ANSA).