Dic 7, 2025
Attraverso venti episodi di comicità amara, I mostri (1963) di Dino Risi si presenta come una radiografia spirituale dell’Italia del boom economico. Il film non è solo una satira dei costumi borghesi, ma una parabola morale sull’uomo che ha smarrito il senso del peccato, sostituendo la fede con il cinismo e la virtù con la furbizia.
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Nov 8, 2025
Il presente articolo intende proporre una riflessione filosofica sul film Il sapore della ciliegia (1997) di Abbas Kiarostami, assumendo una prospettiva ispirata al pensiero di Massimo Cacciari, in particolare alle sue meditazioni sulla morte, sulla libertà interiore e sull’etica del limite. Il film, essenziale nella forma e radicale nel contenuto, si presta a una lettura che interroga l’umanesimo contemporaneo, la crisi del senso e la possibilità di un’azione autentica anche di fronte all’impensabile: la decisione di porre fine alla propria vita. Nel silenzio e nella sottrazione, Kiarostami sembra evocare una filosofia che rifiuta ogni consolazione ideologica, lasciando lo spettatore solo con l’abisso della libertà.
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Nov 2, 2025
Commedia all’italiana: non solo risate, ma mutazione antropologica. L’ironia ha normalizzato vizi e desiderio, segnando il tramonto dell’etica del dovere.
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Ott 18, 2025
Marco Ferreri, con L’ape regina (1963), offre una drammatica visione della società borghese priva di Dio, in cui l’assenza del sacro conduce alla disgregazione della famiglia e alla sopraffazione dei legami più intimi. La vicenda di Valeria mette in scena l’effetto corrosivo della scristianizzazione della società: la famiglia, luogo della trasmissione morale e spirituale, diventa teatro di dominio, seduzione e violenza simbolica. L’analisi del film rivela così non solo la decadenza dei costumi, ma la radice spirituale della crisi contemporanea, mostrando come il vuoto trascendente generi alienazione, sopraffazione e autodistruzione.
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Ago 31, 2025
Cape Fear (1991), remake dell’omonimo film del 1962, rappresenta una delle opere più disturbanti di Martin Scorsese, in cui il regista affronta i limiti e le ambiguità della giustizia americana. Il protagonista, Max Cady, ex detenuto e simbolo della vendetta assoluta, si trasforma in araldo del caos e dell’ossessione, minacciando la rispettabilità apparente dell’avvocato Sam Bowden. Il film si configura come un dramma morale, teologico e psicologico, in cui la colpa, taciuta e rimossa, ritorna sotto forma di violenza sacrificale.
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Ago 16, 2025
Kill Bill di Quentin Tarantino mette in scena una violenza estetizzata che sovverte i tradizionali codici etici e morali, trasformando l’atto distruttivo in puro intrattenimento visivo. La vendetta, privata di ogni riflessione etica, diventa meccanismo rituale, reiterato e svuotato di senso. In questa deriva simbolica, il film rivela una crisi del sentimento etico contemporaneo, dove il dolore è spettacolo e la giustizia si dissolve nell’istinto.
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Lug 12, 2025
Le Iene esplora i temi della verità, dell’identità e della moralità in un contesto dominato dalla violenza e dal sospetto. Attraverso il gioco di maschere e l’assenza di un codice etico condiviso, Tarantino mette in scena una crisi esistenziale: i personaggi, privi di certezze, agiscono in un mondo assurdo dove la lealtà è fragile e la verità è ambigua. Il film diventa così una riflessione sull’incomunicabilità, sulla libertà tragica della scelta e sulla dissoluzione di ogni principio assoluto.
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Giu 29, 2025
Il figlio sospeso di Egidio Termine è un film intenso e filosoficamente profondo che affronta il tema della filiazione spezzata nell’epoca della tecnica. Seguendo il viaggio interiore di Lauro, fotografo alla ricerca delle proprie origini, il film esplora con delicatezza i nodi etici della maternità surrogata, la crisi dell’identità e il bisogno di riconoscimento.
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Giu 21, 2025
Nel film A Man for All Seasons (1966), diretto da Fred Zinnemann e tratto dall’omonima opera teatrale di Robert Bolt, si narra la vicenda del cancelliere d’Inghilterra Tommaso Moro, che si oppone, in silenzio e con tragica coerenza, alla volontà del re Enrico VIII di ottenere il divorzio e fondare la Chiesa anglicana. In un’epoca segnata da conflitti fra potere temporale e autorità spirituale, Moro sceglie di perdere tutto, tranne la propria integrità.
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Mar 16, 2025
The Hateful Eight di Quentin Tarantino si configura come un dramma giudiziario mascherato da western, in cui la giustizia si dissolve nell’arbitrio e nella vendetta. In un microcosmo privo di uno Stato di diritto solido, la parola diventa un’arma, la testimonianza un inganno e la legge una mera formalità. Attraverso personaggi ambigui e un crescendo di tensione, Tarantino smaschera l’illusione di una giustizia imparziale, mostrando come, in un mondo dominato dalla violenza, il tribunale diventi un patibolo e la sentenza si scriva col sangue.
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