Il nuovo codice deontologico dei notai. Per una professione al servizio dei cittadini

Il nuovo codice deontologico dei notai. Per una professione al servizio dei cittadini

Il primo gennaio 2025 sono entrati in vigore i nuovi principi di deontologia professionale dei notai. L’intervento di riorganizzazione organica ha ribadito principi fondamentali già in vigore, aggiungendone di nuovi, in un’ottica di specificazione di modalità comportamentali ritenute necessarie per il corretto esercizio della professione nell’interesse della generalità degli utenti.

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Umilmente giusti: La Magistratura non persegua improprie finalità di redenzione sociale

Umilmente giusti: La Magistratura non persegua improprie finalità di redenzione sociale

Pubblichiamo il testo del brillante discorso tenuto dal Procuratore Generale della Corte di Cassazione all’inaugurazione dell’anno giudiziario, grati per la profondità ed il coraggio delle riflessioni svolte dal dr. Luigi Salvato. Lo facciamo inserendo tale intervento nell’ambito della rubrica sulla deontologia, nella consapevolezza che, prima ancora che discutere di riforme dell’assetto ordinamentale della magistratura, occorre ripartire dalla condivisione del modello stesso di magistrato. Lo facciamo anche per mostrare quanto sia fallace e pericoloso dividere i magistrati in buoni e cattivi a seconda che abbiano o meno l’ardire di spingersi oltre il limite della norma, nel terreno della creazione del diritto. Come se un bravo direttore di orchestra non si dovesse giudicare sulla capacità di dare un’anima allo spartito ma piuttosto sulla sua supponenza di crearne uno nuovo, sostituendosi al compositore ed attribuendosi il compito di fondatori di una nuova etica pubblica.

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Giudici e social media

Giudici e social media

  1. I social media come comunicazione

“Il mezzo è il messaggio” (Mac Luhan), ma il mezzo in qualche modo ci sta cambiando: attraverso i social media impegniamo noi stessi e accettiamo di esporci sulla pubblica piazza. Non si tratta di comunicare un pensiero, dal tenore circoscritto e dalla valenza temporale limitata: è la nostra personalità, tutta intera, la nostra mentalità, la nostra stessa vita che entra sul palcoscenico. Solo se si realizzano tali condizioni, il messaggio acquista dignità di esistenza e viene accolto dagli altri attori. Non sono, in altre parole, comunicazioni inquadrabili negli schemi tradizionali delle manifestazioni del pensiero: si comunica il proprio modo di essere, non solo di pensare; la propria cultura, il proprio stile di vita.

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Il conflitto di interessi dell’avvocato come illecito deontologico

Il conflitto di interessi dell’avvocato come illecito deontologico

Il contributo analizza le fattispecie previste dall’art. 24 del codice deontologico forense, in tema di conflitto di interesse, inquadrando la norma nell’ambito del più generale quadro costituzionale e ponendola in relazione alla corrispondente fattispecie prevista dall’art. 63 del Testo Unico sugli Enti Locali, con cui la normativa deontologica forense si intreccia in tutte quelle ipotesi in cui il professionista assuma anche un incarico di amministratore locale, come nel caso di avvocato consigliere comunale o circoscrizionale.

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L’obbligo di astensione del pubblico ministero e riflessi disciplinari

L’obbligo di astensione del pubblico ministero e riflessi disciplinari

L’illecito disciplinare previsto dagli artt. 1 e 2, comma 1, lett. c) del D.lgs. n.109/06, precisamente nell’ambito degli illeciti compiuti nell’esercizio delle funzioni giudiziarie, sanziona “la consapevole inosservanza dell’obbligo di astensione nei casi previsti dalla legge”, senza distinguere tra magistrati requirenti e magistrato giudicanti.

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7. Responsabilità del magistrato e clausole di salvaguardia

7. Responsabilità del magistrato e clausole di salvaguardia

Il tema della responsabilità dei magistrati rappresenta da sempre un argomento assai scivoloso, rispetto alla quale le istanze di quei corpi sociali che ciclicamente invocano riforme volte a introdurre meccanismi sanzionatori informati a una maggiore severità si devono necessariamente confrontare con le norme contenute nel titolo IV, parte II, della Costituzione, ove la Carta si occupa per l’appunto di magistratura. L’articolo tratta il tema della responsabilità dei magistrati per l’attività giurisdizionale, lo speciale regime loro riservato sia in ambito civile che disciplinare e le c.d. clausole di salvaguardia.

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6. Il dovere di fedeltà dell’avvocato

6. Il dovere di fedeltà dell’avvocato

Recenti casi di cronaca danno spunto per esaminare il contenuto, gli ambiti di applicazione e i limiti del dovere di fedeltà dell’avvocato, quel precetto che in termini generali impone al professionista di perseguire l’esclusivo interesse del proprio cliente. In questo quadro, va pure considerata la questione del potenziale conflitto fra il dover di fedeltà cui è soggetto anche il praticante avvocato e l’obbligo di denunciare una eventuale notitia criminis gravante sull’appartenente alle Forze dell’Ordine che intenda svolgere la predetta pratica forense.

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